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Per cinque anni Syffo di Corna-Brune sopravvive nell'inferno delle miniere di Iffo, incatenato con altre migliaia di schiavi nelle viscere della terra. A tenerlo in vita è il pensiero di Brindilla, la tenera amica d'infanzia che non è riuscito a strappare al lupanare del villaggio di tela. A offrirgli una via di salvezza, la tragedia della peste che nel 631 devasta Iffo. Guarito dalla malattia, riesce a fuggire, e si dirige verso le montagne gelate, pronto ad affrontare il proprio futuro, consapevole che d'ora in poi non saranno più gli uomini a plasmare il suo destino. Sopravvissuto anche al ghiacciaio, Syffo inizia un nuovo vagabondare, alla scoperta di nuovi luoghi, nuovi popoli, nuovi pericoli e nuove ingiustizie, sempre "col cuore scisso" tra la meraviglia per ciò che lo aspetta e tutto ciò che si lascia alle spalle. Ad accompagnarlo, attraverso un paese devastato dai conflitti e dall'epidemia, la fame, la paura di essere catturato, i fantasmi di tutti coloro che ha amato e sono morti. E la consapevolezza, dapprima acerba, poi via via più precisa, di non essere più il bambino nato dalla parte sbagliata della Storia, ma un giovane uomo al centro di un disegno che gli conferisce una forza straordinaria.